Il prurito, un fastidio che ha spesso origine psico-somatica
Il prurito è il sintomo più noto e frequente di numerose malattie della pelle.
Si può manifestare con eruzioni cutanee e non, nel caso si tratti di patologie internistiche, quali, per esempio, il diabete.
Qui ci soffermiamo su una particolare forma di prurito che non è accompagnata da alcuna forma di patologia né cutanea né interna. Si chiama “prurito sine materia”.
Per gli autori in ambito-medico scientifico, questo sintomo si lega a fattori psicologici. Basta pensare ad alcune espressioni che utilizziamo nel quotidiano: “mi prudono le mani”, “non sto nella pelle” e così via. Tutti modi di dire che legano stati psicologici, emotivi, alla pelle.
Se vogliamo definire il prurito non possiamo che indicarlo come quella particolare sensazione che provoca il desiderio di grattarsi, un implacabile desiderio.
Lo yoga può aiutare a limitare questa voglia, attraverso alcune asane.
Eccone un paio!
Posizione del saluto al sole
Esecuzione della sequenza delle prime tre posizioni: posizione eretta e braccia lungo il corpo, iniziare portando le mani al petto e unirle (preghiera); successivamente allungare le braccia, portarle verso l’alto e spingere indietro inarcando la schiena e piegando leggermente le ginocchia;
terminare la sequenza piegando il busto per portalo più vicino possibile alle gambe, entrambe mani a terra.
Tenere ciascuna delle tre posizioni per le 5 respirazioni.
Cicogna Parziale
Esecuzione: piedi a terra e gambe dritte piegarsi con il busto fino ad allacciare le mani alle caviglie. Spingere il busto cercando di posare il petto sulle gambe. Mantenere il collo rilassato.
Iniziando tenendo la posizione per 5 respirazioni pranayama. Aumentare gradualmente la posa fino a 20 respirazioni.