Yoga come cura alla psoriasi, una delle malattie della pelle più comuni e più difficili da combattere.
La psoriasi è una malattia infiammatoria cutanea che si può manifestare a qualsiasi età.
La conosciamo più diffusamente come placca arrossata ricoperta da scaglie argentee e può presentarsi con poche lesioni, a un livello di gravità minimo, a casi di eruzione generalizzata, a un livello di gravità molto più alto.
Quando questo accade diventa difficile la vita sociale di tutti i giorni che implica il contatto con gli altri e con il loro affetto.
Purtroppo nonostante gli studi medici e i passi avanti degli ultimi anni, non esiste una terapia radicale per la psoriasi, ma esistono comunque degli strumenti che possono aiutare molto. Tra questi, lo yoga.
Partendo dal significato più intimo della malattia, arriviamo al ruolo fondamentale della pratica dello yoga.
Nella psoriasi la funzione della pelle è esagerata, si ha un’iperproliferazione delle cellule (nelle zone interessate) e un ricambio molto accelerato rispetto alle persone sane.
Il ruolo della pelle, qui, è evidente: è la nostra corazza, lo scudo che ci difende dagli altri, ma che ci tiene lontani anche dall’amore, la vera cura.
Ciò accade per la paura di essere feriti.
Nascondiamo le nostre fragilità e sensibilità all’individuo.
Con lo yoga si può avviare un processo di protezione verso l’interno volto a modificare la coscienza e trovare l’errore di comportamento da cui nasce la malattia.
Riusciamo quindi ad aprirci all’esterno, agli altri, e ad aprirci soprattutto all’amore.
Per farlo ci focalizziamo su ANATHA, il chakra fondamentale interessato nella psoriasi, chakra dell’elemento aria e del cuore.
Per attivarlo, lo psoriasico dovrebbe iniziare la pratica dello yoga ponendosi alcune domande
- ho cercato la mia solitudine?
- nascondo a me stesso un fortissimo desiderio di vicinanza?
- da chi e da cosa in particolare voglio nascondermi?
- le mia sessualità, passione, aggressività, entusiasmo voglio spezzare i confini, conquistare, invadere? amare di nuovo senza paura?
Se la risposta è positiva, affidiamoci a questa scienza millenaria che insegna l’arte di vivere meglio attraverso le possibilità latenti che ognuno ha in sé.
Ecco qualche asana per te
Posizione del saluto
3 respirazioni pranayma. Si entra nello spirito dello yoga, prepara la mente.
Grande gesto
iniziare con 10 respirazioni pranayma per parte, fino ad arrivare a 20 per parte. Molto efficace per le allergie cutanee da cibo, massaggia fegato, milza, organi addominali, ghiandole surrenali.
Rilassamento
Non tenere la posizione per più di 10 minuti.
Assumere la posizione corretta su tappeto, fare 3 respirazioni pranayma, chiudere gli occhi, ascoltare il respiro che influisce in modo naturale, senza forzarlo. Ascoltare le zone tese e lasciarle andare, ascoltando il respiro, per circa 8 minuti.
Terminare con 2-3 respiri profondi, aprire gli occhi e sollevarsi lentamente.